La
respirazione ti accompagna costantemente dal primo all’ultimo secondo della tua
vita. Alla nascita, col respiro, hai preso contatto con te stesso e con il mondo
esterno. È stato il tuo primo modo di comunicare con l’esterno.
Il respiro mette anche in comunicazione il cuore, gli altri organi e i visceri con il cervello: la parte profonda, emozionale con quella cerebrale,
razionale.
Si modifica secondo l’emozione che stai vivendo,
l’ansia ti costringe a un respiro corto e a livello toracico-clavicolare, la
paura ti toglie il respiro, mentre la calma, il rilassamento e la meditazione
lo rallentano e lo portano a livello addominale.
Il respiro è l’espressione della nostra anima, di ciò che viviamo nel
nostro profondo e può diventare un grande alleato
nella gestione degli stati d’animo non funzionali. Con la gestione consapevole
del ritmo del tuo respiro puoi modificare una situazione emotiva: se sei in
preda all’ansia rallentare il ritmo del respiro, la frequenza e la profondità,
ti aiuterà a calmare la mente e il corpo. Anche affrontare una situazione di
dolore modulando il respiro ti consente di viverla con maggior presenza e
serenità.
Per liberare la respirazione è innanzitutto
necessario sciogliere le tensioni che bloccano la schiena e i muscoli
respiratori: in particolare diaframma, muscoli del collo e intercostali.
Scopri col Metodo REME cosa fare per ritornare ad avere
il respiro libero e funzionale.
Nell’incontro dedicato al respiro potrai:
·
liberare i muscoli respiratori
·
sperimentare la profondità di questo atto così importante
·
viverlo appieno,
proprio nella stagione che gli è associata, cioè l’autunno
·
lasciar andare ciò
che non serve più
·
migliorare la qualità della tua vita
In questo breve percorso con il metodo REME la tua
consapevolezza sul respiro cambierà e la tua vita sarà più ossigenata!
Data: Sabato 26 novembre 2016
Orario: mattino 9.30-12.30 o al pomeriggio 14.30-17.30
Luogo: Centro Metodo REME – Corso Garibaldi
Cosa aspetti? Vieni a sperimentare un nuovo modo per liberare il respiro!!!
Gloria, Valentina e Simona