Emozioni e stress influenzano la qualità del nostro respiro. Il respiro è l'unica funzione vitale del corpo sulla quale possiamo agire infatti possiamo modificare il ritmo del nostro respiro e gestire meglio le emozioni.
Così in una situazione di particolare stress in cui il respiro caratteristico è corto e veloce, agendo coscientemente sul ritmo respiratorio rallentandolo, riduciamo immediatamente il livello di stress iniziale.
Ciò che accade nella nostra vita e come viviamo ciò che ci accade è il nucleo di respons-abilità dal quale hanno origine molte problematiche del corpo e dell'equilibrio mentale. Infatti lo stesso evento può essere vissuto diversamente, con colorazioni emotive di diversa qualità e grado, dalle persone vicine o appartenenti alla nostra cerchia di conoscenze o estranee.
Il grado di tensione emotivo dato da tristezza, preoccupazione, paura, rabbia, mancanza di gioia, ecc determina un grande cambiamento nel nostro corpo che si chiude e s'irrigidisce dando origine a tensioni muscolari a vari livelli.
Tali tensioni coinvolgono anche i muscoli respiratori che riducono la loro efficienza, accorciando e bloccando il respiro. Tristezza e ansia in particolare agiscono sulla funzionalità respiratoria e, quando si vivono ripetutamente questi momenti una temporanea soluzione è lasciarsi andare a un bel pianto che aiuta a liberare i polmoni.
Respiro corto, affanno, apnee, mancanza di ossigenazione sono all'ordine del giorno negli ultimi anni e hanno origine dalle tensioni muscolari causate dalle emozioni maggiormente ricorrenti nella vita di ognuno, aldilà delle patologie polmonari e dell'apparato respiratorio.
I muscoli respiratori sono molti, spesso profondi, irraggiungibili e sono collegati alla catena muscolare posteriore che coinvolge tutti i muscoli posteriori del corpo dalla testa ai piedi e risale sulle gambe anteriormente fino al ginocchio.
Con la pratica del METODO REME®, agendo sui muscoli posteriori del corpo, più esterni e raggiungibili, ridiamo elasticità alla schiena ed anche ai muscoli respiratori collegati, in particolare al diaframma respiratorio che ha origine nelle prime tre vertebre lombari.
Quando i muscoli della schiena sono rigidi, il movimento del corpo è ridotto e anche il diaframma non può svolgere il suo compito che in breve tempo si ridurrà anche del 50%.
Sciogliendo le tensioni della schiena agiamo quindi sul diaframma e l'azione dell'auto massaggio dei muscoli del collo e degli intercostali scioglie le tensioni di collo e torace, liberando il tuo respiro.
Con i muscoli posteriori più elastici anche gli addominali, che sono vittime della catena muscolare posteriore, riprendono vita contribuendo attivamente all'efficienza del respiro e ad ogni respiro (ne facciamo 20-25000 al giorno) farai un addominale!
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La vita è una scelta! Ti lascio con alcune domande motivanti!
Cosa scegli oggi per te?
Quali strategie vuoi adottare per liberare il tuo respiro?
Come vuoi ora scegliere di reagire agli imprevisti della tua vita?
Quale emozione motivante vuoi implementare nella tua vita?
Al prossimo articolo! Buona vita!
Gloria
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